Il Kukkanja a Xewkija, un villaggio di Gozo |
Oggi il carnevale di Malta è un evento di cultura e di folklore, con costumi d'epoca, balli, maschere, karozzini e karettuni decorati, e si declina dalla capitale, Valletta, a Floriana, a Vittoriosa. A Gozo, isola dirimpettaia, più solitaria e contadina, i carri sono spesso carretti di campagna decorati con quel che capita, e i maskarati hanno addosso sacchi e foglie, come nel carnevale naif, macabro-grottesco, di Nadur. Un'occasione di festa per scoprire un'isola piena di sorprese, e con atmosfere molto diverse da quelle che gli stereotipi turistici associano all'idea di isola. Niente spiagge solitarie e palme inclinate, per capirci. Malta è fittamente abitata, i villaggi sono caos di case cubiste di pietra color miele attorno a una chiesa-capolavoro, e la sabbia lascia più spesso il posto alle scogliere. Ma nasconde il segreto di misteriosi templi megalitici e racconta storie di personaggi intriganti. Immaginari, come Corto Maltese, nato ufficialmente il 10 luglio 1887 proprio a Valletta. E reali, come Caravaggio, arrivato sull'isola giusto 400 anni fa, nel 1607, anche lui un 10 di luglio, in fuga da Roma e da una condanna a morte per omicidio. Restò a Malta poco più di un anno, abbastanza per essere nominato cavaliere e dipingere capolavori, a cominciare dalla Decollazione del Battista.
Da "La Stampa", 15 febbraio 2007
Nessun commento:
Posta un commento