5.5.14

La poesia del lunedì. Attilio Mangano (Palermo 1945)

OMBRE
ricordo a volte dell'infanzia agra
i luoghi con stupore come un vecchio
che parla ormai da solo con le ombre

(nella terra bruciata la cicala
impazziva cantando fra i limoni,
l'accendersi di rosso della stanza
e il giallo della sabbia in cui correvo)

A tavola guardavo le sorelle
cicaleggiare liete, il loro corpo
già diverso dal mio, le parolacce
sussurrate ammiccando da mio padre

e poi la noia dei giorni, le parole
scritte col carboncino sopra il muro,
il rumore di un carro in lontananza,
la stanza che sembrava una prigione

Cercavo amore, adesso so, un suo segno
nelle cose un po' magiche scoperte
da bambino curioso e nella sera
mi nascondevo sotto le coperte
abbracciando più forte il mio cuscino

dal sito "Vento largo"

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