Ho letto nel Silenzio del corpo di Ceronetti di un algerino che a Digione aveva tagliato la gola a una vecchia per rapinarla e che aveva adottato questa difesa: "Gli ho puntato un coltello, ma lei si dimenava, e strofinando la gola sopra la lama si è uccisa". Mi sono ricordato di una storia che mi hanno raccontato in Valnerina, di un prete che corrompeva tutte le innocenze che frequentavano l'oratorio, senza distinzione di sesso. Al vescovo che l'interrogava disse: "Non stanno mai fermi! Ti saltano sempre sull'uccello".
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