Giancarlo Pajetta e Aldo Moro. Tra di loro Giorgio Napolitano, sottomesso. |
«Penso che fosse un uomo
grande intelligenza politica. Mi urtava, però, che la sua inerzia,
persino la sua pigrizia politica fossero considerate il massimo della
saggezza. Che il suo lasciar fare le cose alla Divina Provvidenza
fosse poi interpretato nel modo più vario, attribuendo a lui disegni
che forse erano suoi, o forse non erano altro che immaginazioni dei
suoi interpreti. Per usare una frase che disse, e che mi colpì
molto, “con il garbo è possibile fare qualsiasi cosa”. Ecco, era
una persona garbata».
Da Scelba, Andreotti e
altri “cari nemici”-
Intervista a Ludovica Ripa di Meana, L'Europeo, 22 febbraio 1982
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