"Mpistari" vale
contaminare, appestare. Vi era però, almeno a Campobello, un uso
particolare e, francamente, orribile del partIcipio. 'Mpistata era la
ragazza nubile non più vergine. 'Mpistatu era il ragazzo che aveva
subito sodomia. Per un mio coetaneo, nonostante la denuncia e la
condanna del pedofilo (se non ricordo male un anno e mezzo di carcere
senza sconti), rimase a lungo un marchio d'infamia che prolungava gli
effetti del crimine subito. Lo chiamarono "lu 'mpistatu"
per buona parte dell'adolescenza, poi prevalse la "ngiuria"
(il soprannome) di famiglia, per cui non provò mai fastidio.
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