Ieri sera il bus a due piani della Sais Trasporti con cui da Roma ho fatto notturno ritorno in Sicilia era affollatissimo e pieno della gente più varia: almeno 5 cinesi, 2 indiani, 3 neri (probabilmente africani), 2 maghrebini, ucraine, rumene, 4 suore, un prete, un gobbo. A quest’ultimo ho toccato la protuberanza, ma non intenzionalmente. Funzionerà lo stesso? Qualche minuto dopo la partenza l’autista ci avverte: “Si comunica alla gentile clientela che in sosta nei pressi della toilette c’è un grosso cane che fa da accompagnatore ad una viaggiatrice non vedente. E’ buonissimo e tranquillo, ma invitiamo i signori viaggiatori a non urtarlo e, soprattutto, a non pestare la coda”. Annuncio civilissimo e simpatetico.
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