26.7.11

"Con le armi della ragione e della verità". Una canzone cartista (Galles 1839)

La Carta del popolo, promossa dall’Unione nazionale delle classi lavoratrici, fu negli anni Trenta dell’Ottocento il testo che conteneva le principali rivendicazioni, più politiche che economiche, degli operai inglesi: prima fra tutte il suffragio universale maschile. Nel 1839 la Camera dei Comuni respinse la Petizione ispirata alla Carta e firmata da un milione e mezzo di lavoratori. Vi furono molte proteste. Una delle più dure, in Galles, aveva come obiettivo la liberazione di Henry Vincent, un dirigente cartista arrestato qualche tempo prima e incarcerato a Newport. La notte del 3 novembre un migliaio di operai cartisti marciò su quella città. Volevano presentarsi al magistrato per chiedere la scarcerazione di Vincent e di altri prigionieri cartisti, ma furono presi a fucilate e costretti alla fuga, dopo aver lasciato sul terreno dieci morti e una cinquantina di feriti: seguì una repressione durissima con molti arresti e alcune condanne a morte. Pare che marciando verso Newport gl’insorti cantassero la canzone che qui propongo e che ho tratto dal volume di Marina Insolera, Il socialismo e il movimento operaio dalla Congiura degli Uguali alla Seconda Internazionale, D’Anna, Messina-Firenze, 1973. (S.L.L.)
Certificato di appartenenza al sindacato dei fonditori di Inghilterra, Irlanda e Galles
Ho visto il pioppo crescere rapido
avvolto dall’umile pruno;
poi l’ho visto schiantarsi nel turbine
degli elementi scatenati.

Folgori balenanti nel cielo
seguite da un fragore di tuono,
bruciate, incenerite gli oppressori! Perché?
Perché essi osteggiano la Carta.

In piedi, ragazzi, combattete i nemico,
con le armi della ragione e della verità.
Dovranno Whigs e Tories accorgersi
che l’Unione non è tradimento.

Voi Lords, opponetevi se potete,
voi cercate la vostra condanna;
con o senza di voi resisteremo
finché non avremo la Carta.

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