Giocano ancora ai dadi gli assassini
sotto le croci degli assassinati
per spartirne i vestiti insanguinati
le meste mogli e gli orfani bambini.
E nessuno da quelle nere croci
osa dire al suo Dio: "Perdona loro,
perché non sanno quello ch'essi fanno!";
ma ognuno grida: "Fino a quando acora,
o Dio fratello degli assassinati,
sarai fratello pure agli assassini?
Troppo, Tu e noi, li abbiamo perdonati!"
Dalla raccolta I morti parlano, in Il dito mignolo,Vallecchi, 1961
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