Per una importante occasione - il matrimonio dello zio Pino, credo - mio padre si fece allestire un abito nuovo, da un sarto prestigioso nella zona, di Canicattì. Cessate le rituali misurazioni a mio padre fu chiesto da quale lato preferisse il "disturbo". Il sarto, evidentemente, alludeva all'organo. L'espressione sorprese e divertì molto non solo mio padre, ma anche mia madre che l'accompagnava. Tuttora ne sorride quando la ricorda.
1 commento:
E' vero! E' una cosa che i sarti chiedevano. Quando io ero ragazzo ogni quartiere di Agrigento aveva il suo sarto, il suo falegname insomma i suoi artigiani. Il sarto del mio quartiere smontava un vestito bianco di un mio vicino di casa bancario e benestante (io ero poverissimo) e ne faceva un abito da prima comunione per me, oppure rimpiccioliva e rivoltava i vestiti che dovevano servire a tanti fratelli.......
pietro ancona
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