“Confidenze”, una rivista femminile del gruppo Mondadori di livello medio-basso, aveva nei primi 70 una parte culinaria assai ben curata. Nel 1974 indisse un concorso tra le lettrici per le migliori ricette di specialità italiane, dal titolo Cuoca d’Oro 1974. Tra le vincitrici c’era una signora Miriam Sirchia di Maniago, in provincia di Pordenone, una cittadina friulana rinomata per la produzione di coltelli di grande qualità.
La pietanza è una “pasta e fagioli”, il piatto principe della dieta mediterranea, popolarissimo e con numerose varianti. Più d’una ne registrano Carnacina e Veronelli nei volumi della Cucina rustica regionale e la “Minestra di fagioli con pasta alla veneta” ha per ragioni geografiche qualche tratto comune con quella di Maniago, per esempio l’uso dell’osso del prosciutto. E tuttavia, nella ricetta della signora Sirchia, qualche procedimento, qualche ingrediente riporta in Kakania, nel tramontato impero degli Asburgo. (S.L.L.)
Dosi per 4 persone.
400 gr. di fagioli borlotti secchi, 200 gr. di pasta corta (ditali), una cipollina, un porro, poco aglio, un gambo di sedano, una carota, 5/6 foglie di verza, 2 patate, un pezzo di osso di prosciutto, un cucchiaio di salsina di pomodoro, un mazzetto di odori (rosmarino, salvia, prezzemolo, basilico), un cucchiaino raso di paprika, un dado per brodo, olio, burro, sale.
Preparazione
Tenete a bagno nell'acqua i fagioli per almeno dodici ore. In una grande pentola mettete una noce di burro, qualche cucchiaiata di olio, i fagioli ben scolati, le patate sbucciate e divise a metà, un trito di carota, sedano, cipolla, aglio, porro e verze. Aggiungete l'osso di prosciutto, un bicchiere di acqua, la salsina e il mazzetto di odori ben legato. Fate stufare le verdure a fuoco lento per una quindicina di minuti. Unite quindi il dado, la paprika, poco sale, coprite di acqua calda e portate a cottura con coperchio. Quando tutto è ben cotto, passate al passaverdure le patate e parte dei fagioli. Rimettete il passato nella pentola e appena la minestra bolle buttate dentro la pasta. A fine cottura condite ancora con un cucchiaio di olio e con pepe macinato di fresco.
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