Sull'Almanacco del
Pesce d'Oro 1960 (Edizioni Vanni Scheiwiller), fu pubblicato una
sorta di manuale di pronto intervento scritto da Ennio Flaiano per i
giovani scrittori del tempo che sembravano avere scarsa dimestichezza
con la sintassi dell'italiano (oltre che con le regole del mestiere
di scrittore). Da questo testo, La grammatica essenziale,
recupero alcuni “comandamenti” che trovo ripresi in una vecchia
rivista di libri. (S.L.L.)
Ennio Flaiano |
Chi apre il periodo lo chiuda.
È
pericoloso sporgersi dal capitolo.
Cedete il condizionale
alle persone anziane, alle donne e agli invalidi.
Lasciate l'avverbio dove
vorreste trovarlo.
Chi tocca l'apostrofo
muore.
Abolito l'articolo, non
si accettano reclami.
La persona educata non
sputa sul componimento.
Non usate l'esclamativo
dopo le 22.
Non si risponde degli
aggettivi incustoditi.
Per gli anacoluti,
servirsi del cestino.
Tenere i soggetti al
guinzaglio.
Non calpestare le
metafore.
I punti di sospensione si
pagano a parte.
Non usare le sdrucciole
se la strada è bagnata.
Per le rime rivolgersi al
portiere.
L'uso del dialetto è
vietato ai minori di 16 anni.
È vietato servirsi del
sonetto durante la fermata.
È vietato aprire le
parentesi durante la corsa.
Nulla è dovuto al poeta
per il recapito.
da “Millelibri”, Giorgio
Mondadori Editore, N.6, maggio 1988
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