Ted Hughes e Silvya Plath |
Lui la amava e lei lo amava
e i suoi baci le suggevano fuori l'intero
passato e futuro o così tentavano
lui non aveva altro appetito
lei lo mordeva lei lo morsicava lei
suggeva
lo voleva completamente dentro di sé
sano e salvo per sempre e poi sempre
le loro piccole urla svolazzavano nelle
tende
gli occhi di lei volevano che nulla si
perdesse
gli sguardi di lei gli inchiodavano
polsi mani gomiti
lui la avvinghiava stretta così che la
vita
non la trascinasse via da quel momento
lui voleva che tutto il futuro cessasse
lui voleva buttarsi con le sue braccia
intorno a lei
dall’orlo di quel momento e nel nulla
o durevole o quel che ci fosse
l’abbraccio di lei era un torchio
immenso
a stamparselo nelle sue ossa
i sorrisi di lui erano soffitte d’un
palazzo incantato
ove non vi giungerebbe mai il mondo
reale
i sorrisi di lei erano morsi di ragno
così lui giacerebbe immoto fino a che
lei non si sentisse affamata
le parole di lui erano esercizi
d’occupazione
le risate di lei erano tentativi
d’assassino
gli sguardi di lui erano proiettili
pugnali di vendetta
le occhiate di lei erano spettri
nell’angolo con orribili segreti
i sussurri di lui erano fruste e
stivali
i baci di lei erano avvocati che non
smettevano di scrivere
le carezze di lui erano gli ultimi ami
di un naugrago
i trucchi d’amore di lei erano
frantumazione di legami
e i loro gemiti profondi strisciavano
sul pavimento
un animale trascinante una grossa
trappola
le promesse di lui erano il bavaglio
del chirurgo
le promesse di lei scoperchiavano il
teschio
lei se ne farebbe fare una spilla
i giuramenti di lei gli mettevano gli
occhi in formalina
sul fondo del suo cassetto segreto
le loro urla si appiccicavano alla
parete
le loro teste si staccavano nel sonno
come le due metà
d’un melone spaccato, ma è duro da
smettere l’amore
nel loro sonno intrecciato si
scambiavano braccia e gambe
nei loro sogni i loro cervelli
prendevano l’un l’altro a ostaggio
il mattino portavano l’uno il viso
dell’altro
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Lovesong
He loved her and she loved him
His kisses sucked out her whole past
and future or tried to
He had no other appetite
She bit him she gnawed him she sucked
She wanted him complete inside her
Safe and sure forever ad ever
Their little cries fluttered into the
curtains
Her eyes wanted nothing to get away
Her looks nailed down his hands his
wrists his elbows
He gripped her hard so that life
Should not drag her from that moment
He wanted all future to cease
He wanted to topple with his arms round
her
Off that moment’s brink and into
nothing
Or everlasting or whatever there was
Her embrace was an immense press
To print him into her bones
His smiles were the garrets of a fairy
palace
Where the real world would never come
Her smiles were spider bites
So he would lie still till she felt
hungry
His words were occupying armies
Her laughs were an assassin’s
attempts
His looks were bullets daggers of
revenge
Her glances were ghosts in the corner
with horrible secrets
His whispers were whips and jackboots
Her kisses were lawyers steadily
writing
His caresses were the last hooks of a
castaway
Her love-tricks were the grinding of
locks
And their deep cries crawled over the
floors
Like an animal dragging a great trap
His promises were the surgeon’s gag
Her promises took the top off his skull
She would get a brooch made of it
His vows pulled out all her sinews
He showed her how to make a love-knot
Her vows put his eyes in formalin
At the back of her secret drawer
Their screams stuck in the wall
Their heads fell apart into sleep like
the two halves
Of a lopped melon, but love is hard to
stop
In their entwined sleep they exchanged
arms and legs
In their dreams their brains took each
other hostage
In the morning they wore each other’s
face
(1970)
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