Walter Cremente. Foto di Marco Giugliarelli (particolare) |
IDILLIO
C’era una volta un corteo
che correva per tutta la città
che città fosse non so ricordare
e nemmeno quanti anni fa
le ragazze erano belle e senza rughe
senza veli i ragazzi sul viso
e cantavano per tutta la città
“questo è morto ma non morirà”
e di morire non c’era bisogno
la polizia se ne stava a guardare
tamburellando i bastoni sui fianchi
nell'invidia dei colori e del ritmo
dei colori come il giallo del limone
e del rosso di bandiere e tramonto
nella sera della dolce primavera
quando sembra che finisca e non finisce
il corteo: perché poi tornammo a casa
tu e io come ragazzini abbracciati
nel pullman di una gita scolastica
fra promesse d’amore.
Da Vedi che (1978-1981),
Editrice Umbra cooperativa, Perugia, 1982
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