Allen Ginsberg |
Una luna nuova guarda il
nostro dolce pianeta malato
Orione ha cacciato
l'Immobile Orsa a metà del cielo
d’inverno in inverno.
Mi sveglio, primo nel letto, cadaveri di mosche
coprono lenzuola
illuminate dal gas, mi duole la testa, fibra di cervello
della tempia sinistra
pulsante per la Morte che ho Creato su tutti i Fronti.
Topi avvelenati nel
Pollaio e miriadi di pidocchi
Spruzzati di arsenico
bianco diretti verso il ruscello, Scarafaggi di Città
calpestati su pavimenti
di cucina di Campagna. Non bambini per me.
Tagliate a mezzo orde di
ragazzi & ragazze sulla terra & respirate liberamente
dicono i Computers
esperti di Rivoluzione:
Metà della popolazione
germe del globo azzurro è più che abbastanza,
evitate al polmone
offuscato la polmonite fetente.
Ho chiamato lo
Sterminatore Che ha inzuppato il Muro pavimento di
olio-mortale anticimice.
Chi inzupperà il mio cervello di olio-mortale?
Mi sveglio prima
dell’alba, temendo i miei averi di legno,
i miei libri gnostici, la
mia bocca chiassosa, vecchi amori silenti, amuleti
divenuti denaro immagine,
il mio corpo grasso senza sesso, Padre morente
Città della Terra
avvelenate in guerra, la mia arte inerme -
Mente in frammenti - e
ancora astratta - Dolore nella
morte vivente della
tempia sinistra -
26 Settembre 1969
In La caduta
dell'America, Mondadori 1998 –
Traduzione di Fernanda Pivano
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