Edgar Dégas, Donna con vaso di fiori |
Sei tornata ridendo dal mercato, carica
di pane, frutta e un’infinità di
fiori. Sui tuoi capelli, vedo,
ha passato le dita il vento. Non lo amo
il vento;
te lo ripeto. E poi, che te ne fai di
tanti fiori? Quali fra tutti,
tra l’altro, ti regalò il fiorista?
E magari nello specchio
del suo negozio è rimasta la tua
immagine illuminata di lato
con una macchia blu sul mento. Non li
amo i fiori. Sul tuo seno
un fiore grande quanto un giorno
intero. Siedi dunque di fronte a me;
voglio guardare tutto solo come pieghi
il ginocchio, e star lì a fumare
Finché cada la notte misteriosa e
s’alzi magnetica sul nostro letto
una luna popolare da sabato sera, col
violino, il salterio e un clarinetto.
Erotica, Crocetti editore, 1981 - traduzione Nicola Crocetti
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