Scrive su fb il mio
antico compagno e amico Aldo Zanca: “È facile prevedere come si
svilupperà il caso Russiagate di Salvini. L'inchiesta giudiziaria
avrà difficoltà a concretizzare delle prove e allora, come sempre
in casi del genere, si comincerà a dire che, se non c'è niente di
penalmente rilevante. non c'è niente di altro. Non c'è nessuna
responsabilità di un ministro fellone, falso sovranista, che in
cambio di soldi non esita a vendersi e a vendere la patria a una
potenza straniera che sta tentando in tutti i modi di spaccare l'UE”.
Secondo me tocca alla
sinistra, culturale, politica, impegnarsi in una battaglia di
chiarimento con la pubblica opinione, forzando le chiusure mediatiche
e individuando le connessioni con l'altro Russiagate, quello di
Trump. I due nemici, USA e Russia, in questa fase della politica
mondiale che li vede in guerra su tanti terreni, sembrano avere in
comune l'obiettivo di spaccare l'UE. Non a caso Salvini mostra (o
mostrava) simpatia per entrambi.
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