"...il libertinaggio non esclude affatto la vocazione pedagogica. Socrate era libertino: da Liside a Fedro i suoi amori per i ragazzi sono stati innumerevoli. Anzi, chi ama i ragazzi, non può che amare tutti i ragazzi (ed è, appunto, questa la ragione della sua vocazione pedagogica)".
Dalla recensione a L'omosessualità (Daniel- Baudry, Vallecchi, 1974) in "Tempo illustrato", 26 aprile 1974, poi in Scritti corsari (Garzanti, 1975).
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