Quando tu vai per funghi
Guarda che sia mattina.
Di pomeriggio il bosco
Non ha più vie sicure.
Riposano i paesi
Nel sonno della luce
Bianca delle vallate,
Si quietano le voci
Delle cose passate,
Si quieta la memoria.
Per strade esili il bosco
Reca alle grotte vaghe
Delle felci e dell’edera
E i funghi hanno le ombrelle
Che gemono una voglia
Dolce di riposare.
Guarda di non restare
A spiare tra foglia
E foglia la formica
O il passo delle nubi
Sulle vette dei pini.
Di pomeriggio il bosco
Fa l’incanto del sonno.
Il riposo è profondo
Il ritorno è lontano.
E quando ti ridesti
Tutto è notte sul mondo
Non hai più compagnia
Non c’è lume né via
E tu sei senz’aiuto…
Guarda che sia mattina
Quando tu vai per funghi.
1945
da Foglio di via in
Una volta per sempre. Poesie 1938 – 1973,
Einaudi 1978
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