Il
foggiano Mario Marenco, prima professione architetto, fu tra i
protagonisti della leggendaria trasmissione radiofonica Alto
Gradimento, che – a detta di molti – influenzò profondamente
gli sviluppi della comunicazione e della comicità non solo
radiofonica, ma anche televisiva. Nel decennale della trasmissione
egli parlò a Paola Zanottini, di “Repubblica”, dei suoi
caratteristici personaggi. (S.L.L.)
COLONNELLO
BUTTIGLIONE
«Ciao
caro». Bottiglione dice «Ciao caro» a tutti. Ha 55 anni, è magro,
anzi segaligno, con i baffetti ben curati, dotato di un intercalare
secco e martellante. Si spezza ma non si piega, ma in realtà è già
a pezzi da tempo immemorabile. Completamente fissato, completamente
automatizzato, grottescamente stupido. Marenco lo odia.
Profondamente. Dice che rappresenta la classe militare ai suoi
livelli di idiozia più rarefatti. Ha avuto anche una promozione: di
nome e di grado. È diventato generale Damigiani perché un ufficiale
suo omonimo non gradiva l'irriverenza.
PROFESSOR
ARISTOGITONE
Insegnante
di storia e filosofia vecchio stampo, vecchie disgrazie, vecchia
coabitazione con la vecchia zia, vecchio gatto, vecchio cane, vecchio
cappotto, vecchio sottoscala, vecchio orinale. Un tempo aveva una
fidanzata, professoressa di matematica, la chiamava la Rinaia per via
di uno splendido paio di narici. Poi si sfidanzarono e lui rimase
così: liso e biso. La sua weltanschauung: nessuna. O quasi:
«quarantanni di duro lavoro in mezzo a queste mura scolastiche!». I
suoi studenti lo pigliano a scappellotti e forse per questo ha un
principio di cervicale.
LA
SGARAMBONA
Sua
mamma cuce, lava e stira per lei e poi si preoccupa tanto perché la
sua figliolona viene sempre strapazzata sui sedili posteriori
dell’automobile nera di un bancario. La Sgarambona ha 30 anni,
stazza sui 70 chili, ansima sempre un po’, ma non per via del peso,
ed è affabile: «caro, carino, carino, carognino sono la tua sgara».
Ama la poesia e si cimenta in piccoli poemi: «Io sono squisitamente
femmina/ ho curve dappertutto e ciò mi dona una certa grazia./ Sono
una vera donna./ Porto la borsetta o a volte il borsone./ Quando
parto, porto la valigia». È un po' zitella e un po' mantide, non
capisce mai bene quello che le succede ma non si dispera. Si
sospettano suoi loschi traffici anche con Arbore e Boncompagni.
ANEMO
CARLONE
Classe
1909, socio Aci. Barone della chirurgia specializzato nelle
operazioni su futuri cadaveri. Naturalmente percepisce la parcella
anticipatamente. Ha cinquantanni, sposato con Lue, esercita la
professione per ereditarietà. I suoi predecessori: Pirimpino
Carlone, Longobardo Carlone, Berlinguo Carlone, Camillo Benso
Carlone. Le sue terapie: clistere, sale inglese, olio di ricino,
clistere, olio di fegato di merluzzo, clistere, prezzemolo, manciate
di supposte tutte insieme.
RAIMONDO
NAVARRO
«Hallo!
Aqui radio de buerdo de capsula special Paloma segunda-jo me soi
perdido en orbita sideral-puerca vaca-estos cabrones de Madrid me
haben esballado en esto firmamiento de cobalto». È il richiamo
disperato di Navarro, l’astronauta sciroccato spagnolo finito in
orbita per sbaglio, con una capsula tutta bucata, affollata da
colture batteriche, scimmie, cani, porcellini d'india che ne fanno di
cotte e di crude (sempre in quel senso lì).
“la
Repubblica”, 12 luglio 1980
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