Il giornalista Gianni Granzotto, prima di diventare celebre come
conduttore in Rai di memorabili “Tribune politiche” e divulgatore
storico di successo, nella rubrica Onda corta raccoglieva per
il “Tempo” illustrato spigolature politico-mondane, curiosità e
aneddoti. Ho qui postato qualche esempio. (S.L.L.)
Gianni Granzotto (a destra) con Palmiro Togliatti, dopo la registrazione di una "Tribuna politica" |
Il generale è
sottile
L’11 novembre la
Francia ha celebrato la vittoria della guerra 1914-18. In piazza del
Trocadero ci fu una grande rivista militare, davanti a una tribuna
d’onore dove avevano preso posto tutti i membri del Governo. E
poiché, in questi tempi d'inflazione, tra ministri e sottosegretari,
il Gabinetto è composto di una cinquantina di persone, la tribuna
era letteralmente gremita di abiti neri e camicie bianche. La stessa
mattina De Gaulle parlava a una riunione del Direttorio del suo
partito. A un certo punto accennò alle «disgrazie e calamità» che
minacciano la Francia. Lo scrittore André Malraux, che è uno dei
più fedeli luogotenenti del generale, si permise di chiedergli quale
differenza facesse De Gaulle tra i due termini di «disgrazia» e
«calamità». E De Gaulle: « Caro Malraux, se durante la rivista di
oggi la tribuna con i cinquanta ministri e sottosegretari dovesse
sprofondare sotto il peso corporale del Governo, questa sarebbe una
disgrazia. Ma se la folla si precipitasse in soccorso di quei
ministri, invece di lasciarli alla loro sorte, questa sarebbe una
calamità ».
Hollywoodiana
Charles Boyer consegnò
tempo fa a un produttore di Hollywood un soggetto cinematografico, in
cui svolgeva il tema della speranza nella pace. Il titolo del
soggetto era The optimist, l’ottimista. Il produttore, dopo
aver letto il testo, telefonò a Charles Boyer in termini
entusiastici. «Mi piace molto — disse — e lo acquisto
senz’altro. Soltanto, sarò costretto a cambiare il titolo. Certo,
gente come voi e come me sappiamo benissimo che cosa significa
optimist. Ma bisogna fare i conti con il grado di cultura del
pubblico. È una cosa sconfortante. Su cento spettatori, ce ne sono
almeno novanta i quali ignorano completamente che optimist è uno
specialista degli occhi».
Reincarnazione
Bob Hope è stato
interrogato da un giornale americano per rispondere ad una inchiesta
sulla reincarnazione. Alla domanda: «In che cosa vorreste venire
reincarnato?», Bob Hope ha risposto: «In una saponetta che si
scioglie nel bagno di Rita Hayworth».
Lapidi.
È
uscito a Parigi un opuscolo che raccoglie le epigrafi più notevoli
dei cimiteri della capitale. Vi sono tipi di epigrafi romantiche,
come questa sulla tomba di due sposi: «Luisa C. (1835-1867). Vieni
presto a raggiungermi, amor mio!». E sotto: «Arrivo! Arrivo! Pietro
C. (1831-1907)». Tra i due patetici appelli sono passati
quarantanni: o la natura è crudele, o il marito non aveva fretta.
Vi sono tipi di epigrafi
ingenue, come questa: «A mio marito, morto dopo un anno soltanto di
matrimonio, la moglie riconoscente». j
Oppure tipi di epigrafi
ironiche. «Qui giace mia moglie. Che il suo riposo — ed il mio —
siano dolci». E quest’altra : «Qui giace Antonio Bonnard, che fu
debitore del suo successo alla prima moglie, e della seconda moglie
al suo successo».
“Tempo”, 1 dicembre
1951
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