Nei
tuoi confini un tempo ti cercavo
che
toccano la sera e la pianura
nella
grata che sorveglia una frescura
antica
di verbene e gelsomini.
Eri
nella memoria di Palermo,
nella
mitologia del suo passato
di
carte da gioco e di pugnale,
nel
bronzo dorato degli inutili
battenti
con la mano e con l'anello.
Nei
cortili del Sud, nell'ombra ti sentivo
che
crescendo sfuma i suoi contorni
lentamente,
al declinar del giorno.
Ora
sei in me. Sei la mia vaga sorte.
Sei le cose che estinguerà la morte.
Sei le cose che estinguerà la morte.
Poeti ispanoamericani del 900 a cura di Francesco Tentori Montalto, Bompiani 1987 - Traduzione S.L.L.
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