7.1.13

Improvvisamente l’estate scorsa. Sotto l’ombrellone, al “Pennello” di Vibo Valentia

Racconta “La Stampa” del 6 luglio 2012:
“È stata una scena da Far West quella vissuta oggi pomeriggio sulla spiaggia del "Pennello" a Vibo Valentia marina, dove è stato ucciso in un agguato Davide Fortuna, di 31 anni, mentre era in compagnia della moglie e dei due figli di 10 ed 8 anni.
Fortuna, nato a Stefanaconi, nel Vibonese, ma residente ormai da tempo a Vibo Valentia, era giunto con la sua famiglia in spiaggia. Dopo aver fatto il primo bagno è tornato sotto l’ombrellone. Stava giovando con i suoi due figli quando uno sconosciuto, che indossava un casco integrale ed armato di una pistola calibro 9, si è avvicinato ed ha iniziato a sparare. La moglie della vittima ha fatto appena in tempo a prendere i suoi due figli ed a scappare, cercando riparo a poca distanza.
Fortuna, invece, è stato subito raggiunto da cinque colpi di pistola ed è morto sul colpo. Sulla spiaggia, nel momento dell’omicidio, c’erano centinaia di persone che al rumore dei primi spari, impaurite per quanto stava accadendo, hanno iniziato a scappare per trovare riparo. Dopo l’omicidio il killer si è allontanato a bordo di una moto di grossa cilindrata guidata da un complice. Sul luogo del delitto si è radunata subito una folla di curiosi. La moglie ed i figli della vittima, visibilmente in stato di choc, sono stati allontanati dal luogo del delitto. Dalla prima ricostruzione fatta da polizia e carabinieri, l’omicidio è stato eseguito con particolare precisione e freddezza tanto che Fortuna non ha avuto nemmeno il tempo di tentare di fuggire.
Gli investigatori hanno cercato di sentire le persone presenti sulla spiaggia ma nessuno ha fornito elementi utili alle indagini. Davide Fortuna era cugino di Rosario Battaglia, ferito il 21 marzo scorso in un agguato in cui fu ucciso Francesco Scrugli, di 42 anni. L’agguato avvenne mentre si stavano recando a casa di Fortuna. Per i rapporti di parentela di Fortuna e per le modalità con le quali è stato commesso l’omicidio, gli investigatori ritengono che si tratti di un fatto riconducibile ad ambienti della criminalità. Polizia e carabinieri, in particolare, sospettano che si possa trattare dell’ennesimo episodio della faida tra esponenti della criminalità di Piscopio e Stefanaconi che ha già provocato diversi omicidi. Sul luogo dell’agguato è intervenuto il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Santi Cutroneo, ma non è escluso che, dopo gli atti urgenti, il fascicolo d’indagine venga trasmesso alla Dda di Catanzaro".

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