Emanuele Macaluso |
Su http://www.ilsussidiario.net l’11 novembre scorso è apparsa sotto il titolo Ecco perché Bersani anche se vince non governa un’intervista a Emanuele Macaluso di Gian Luigi da Rold.
Da Macaluso mi sento politicamente distante anni luce; e da moltissimo tempo. Il mio giudizio sull’operazione politica che ne determinò le fortune (il milazzismo), espresso anche in questo blog, è nettamente negativo. E tuttavia la sua intelligenza dei fatti politici, la sua capacità di analisi mi paiono rarissime in un’epoca di improvvisatori: altra scuola, altra classe.
Riprendo, senza le domande, la parte centrale dell’intervista: sul Pd, sulla sua natura, sulle primarie del centro-sinistra. Emerge in questo quadro il giudizio nettissimo (e giustissimo) su Matteo Renzi. (S.L.L.)
Da Macaluso mi sento politicamente distante anni luce; e da moltissimo tempo. Il mio giudizio sull’operazione politica che ne determinò le fortune (il milazzismo), espresso anche in questo blog, è nettamente negativo. E tuttavia la sua intelligenza dei fatti politici, la sua capacità di analisi mi paiono rarissime in un’epoca di improvvisatori: altra scuola, altra classe.
Riprendo, senza le domande, la parte centrale dell’intervista: sul Pd, sulla sua natura, sulle primarie del centro-sinistra. Emerge in questo quadro il giudizio nettissimo (e giustissimo) su Matteo Renzi. (S.L.L.)
Matteo Renzi |
Un partito se non ha una base politico-culturale non riesce a elaborare, a creare una buona politica, non riesce in definitiva a fare politica. Questa è la situazione in cui si trova l'Italia di oggi, la stagione politica italiana che stiamo vivendo. Questa è anche la condizione in cui si trova la sinistra italiana in questo momento. E' inutile nasconderlo.
Io dico sempre quello che penso. Matteo Renzi è a mio parere un avventuriero, è quasi un "residuato" del trasformismo della Dc, anche se nella Dc non erano affatto tutti così. E' un perfetto trasformista. Gli altri hanno magari un po' più di senso di responsabilità. Ma ripeto, il problema è di fondo: quale tipo di identità politico-culturale ha questo partito? Che cosa è alla fine il Pd?
Il problema che Ds e Margherita sono rimasti insieme si è risolto non nella costituzione, nella formazione di un partito, ma nella costituzione e nella formazione di una sorta di aggregato politico-elettorale. Questo alla fine non è un partito ed è per questa ragione che alla fine ci si può illudere di andare magari al governo e governare senza il reale consenso, magari anche su posizioni di minoranza, formando pezzi di maggioranza politica con alcune alleanze.
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