Se l'inferno dei sentimenti avesse per lo meno un suo ordine; se punizioni e luoghi fossero per lo meno stabiliti, se si fosse certi che una certa cosa conduce a una certa altra, che una cosa si fonda su un'altra; ma nell'inferno dei sentimenti tutto è impreciso; è un inferno che non ha confini, i suoi sentieri sono illusori, tutto è in mutamento incessante, in ogni dimensione, e tuttavia non è un caos; è un inferno pieno di immagini; dove ne vengono consegnate sempre di nuove, senza che le vecchie ne siano mai dimesse.
da La provincia dell'uomo, Adelphi, 1978
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