4.11.12

Dalla Sierra Maestra nel 1957. Una lettera del «Che» a Fidel (da “il manifesto” dicembre 1969)

Questa lettera del Che apparve, insieme a un’altra del dicembre 57, nei primi giorni del 1959 in un'edizione introvabile del giornale “Revolucion”. Quando, nel dicembre 1969, “il manifesto” mensile la pubblicò non era ancora compresa in nessuna raccolta né a Cuba né altrove. e non sono state pubblicate all'estero.
Nella sua brevità è documento politicamente intenso, che testimonia sulla posizione del Che nei confronti del movimento in città. La tesi dell'importanza prioritaria della guerriglia in montagna, considerata da molti l’essenza del « guevarismo », non comportava infatti nella visione di Guevara la rinuncia al movimento in città o la sua sottovalutazione.
La lettera dell'agosto del 1957, inviata a Fidel, è scritta pochi giorni dopo che era stato assassinato Che dalla polizia di Batista, il 30 luglio, Frank Pais, uno straordinario organizzatore di Santiago di Cuba, confluito con tutto il suo movimento — Accion Nacional Revolucionaria — nel Movimento 26 di luglio creato da Fidel dopo l'assalto al Moncada. Il Che propone di sostituire Frank Pais con uno dei maggiori comandanti della Sierra, compreso se stesso. Va considerato che nel corso del 1957 la guerriglia era ancora limitata e che parallelamente alla prima azione di un qualche rilievo, la battaglia di Uvero, si era venuto organizzando, dunque, un movimento urbano ricco di centinaia di effettivi e con una intensa azione di propaganda, sabotaggio, raccolta di uomini, fondi e armi per la Sierra. Dopo l'assassino di Frank Pais, Santiago si sollevò in sciopero per tre giorni. In settembre si sollevò la città di Cienfuegos; l'insurrezione era partita dalla Marina. (S.L.L.)

Agosto 1957
Fidel,
la morte di Frank non è dolorosa soltanto in se stessa ma per le conseguenze che possono derivare al Movimento.
Sono d'avviso che devi prendere una determinazione energica e nominare a capo del Movimento un uomo che insieme abbia qualità di buon organizzatore e un diretto legame con la Sierra. Secondo me quest'uomo ha da essere Raul o Almeida o in caso contrario Ramiro o io stesso; lo dico senza ipocrita modestia ma anche senza il minimo desiderio di essere prescelto. Credo che un uomo della Sierra, non facilmente identificabile e che facesse sufficientemente attenzione, otterrebbe risultati immensi.
Che

“il manifesto” mensile, n.7, dicembre 1969

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