In un foglietto di quaderno sparso, senza alcuna indicazione, trovo questa poesiola, di cui non si capisce se fosse l'intero o un frammento. La grafia mi porta a collocarla negli anni Ottanta. Non è granché, ma oggi non mi dispiace. (S.L.L.)
Nell'attesa io cerco d'afferrare
i tuoi pensieri che volano via
dalle fessure delle tue persiane
da tutti i buchi delle serrature.
Tanti mi scapperanno, il più piccino
lo prenderò, me lo terrò vicino.
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