Il 5 dicembre 1913 l’“Avanti!”, al tempo diretto da Benito Mussolini, pubblicò una serie di sei fotografie che mostravano dei soldati italiani in Libia intenti ad impiccare alcuni arabi. Denunciando come un’infamia l’atto, nella seduta parlamentare del 18 dicembre 1913, Filippo Turati tra l’altro affermò:
Ho sentito dire dal re, pochi giorni fa, che l’acquisto della Libia dà all’Italia una grande missione di civiltà, e che abbiamo come primo fine quello di renderci amiche quelle popolazioni, col rispettarne la religione, la proprietà e la famiglia e col far loro apprendere i benefici della civiltà. Ma io vedo dappertutto l’ombra della forca protendersi sulla vostra impresa!...
Ogni soldato che compie la nobile funzione del boia riceve per mezzo dei carabinieri una sportula di cinque franchi… Io mi domando se siamo in Italia, e se il governo sappia che un tal Beccaria è nato in Italia.
Fonte: Angelo Del Boca, Italiani brava gente?, Neri Pozza, 2005
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