Bestemmia
Pel sol che irradia le
sventure umane,
pel sospir degl’infermi
e dei traditi,
per le speranze che non
han dimane,
pel cachinno dei cerebri
smarriti,
per le vecchiezze povere
di pane
e per le infanzie ricche
di vagiti,
pel pudor vinto di beltà
profane
spinte in braccio di
effimeri mariti,
per tutto ciò che piange
e che dispera,
per ciò che nasce e ciò
che va sotterra,
per ciò che vive io
bestemmio, o Vita:
o Vita, arcigna Menade
foriera
d’insania eterna e
d’infinita guerra,
implacabile Sfinge
anguicrinita!
Da La poesia
scapigliata (a cura di Roberto
Carnero, BUR, 2007)
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