Mentre vagabondava una formica
sotto l'ombra di un pioppo, un grumo
d'ambra
avvolse dentro sé l'animaletto.
E fu così che, disprezzata in vita,
fu dalle circostanze della morte
trasformata in reliquia, assai preziosa.
Dum Phaetontea formica vagantur in
umbra
inplicuit tenuem sucina gutta feram,
sic modo quae fuerat vita comptenta
manente,
funeribus facta est nunc pretiosa
suis.
Epigrammi, VI, 15 – Traduzione
Salvatore Lo Leggio
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