12.8.15

Auschwitz, 17 luglio 1942. Verso lo sterminio (Maddalena Rusconi)

Il libro di Hans Mommsen, AUSCHWITZ, 17. JULI 1942 Der Weg zur europäischen “Endlösung der Judenfrage”, pubblicato in Germania nella tarda primavera di quest’anno, è inserito in un’interessante collana del Deutscher Taschenbuch Verlag (www.dtv.de), che mira a offrire al lettore una panoramica articolata degli sviluppi storici, sociali, economici e culturali degli ultimi cento anni, partendo da episodi definiti e circoscritti [...]
Cosa è avvenuto il 17 luglio 1942, da rendere questa data un momento chiave della storia contemporanea? Secondo una ricostruzione di Rudolf Höss, comandante del campo di sterminio di Auschwitz, Heinrich Himmler visitò il campo proprio il 17 e il 18 luglio, assistendo anche all’uccisione con il gas di un gruppo di ebrei olandesi, appena arrivati con un trasporto. Il luogo e la data scelta da Himmler per l’ispezione non erano casuali: si stavano mettendo a punto le condizioni per ampliare ulteriormente la struttura concentrazionale, con l’obiettivo di trasformare il campo di sterminio in un centro di smistamento dei prigionieri, in grado di fornire forza lavoro (schiava) all’industria degli armamenti.
Hans Mommsen, che insegna storia contemporanea presso l’Università di Bochum, utilizza dunque questo episodio per analizzare, in undici capitoli corredati da un’utile bibliografia con più di centosessanta autori, l’evoluzione del concetto di sterminio. L’autore illustra e collega tra loro con lucidità il crescendo di abusi e violenze messi in atto dal governo nazista nei confronti della comunità ebraica (discriminazione sociale, espropriazione dei beni, revoca dei diritti, emigrazione forzata, deportazione sistematica), azioni che alla fine confluirono e si radicalizzarono in un olocausto organizzato e sistematico.
La descrizione dell’orientamento verso una dimensione europea e irreversibile dello sterminio, così come si concretizzò dopo il luglio 1942, rimane comunque esclusa dal nucleo centrale della narrazione di Mommsen. Questi parte da una sintesi della storia dell’antisemitismo nella Repubblica di Weimar e dalla descrizione del ruolo specifico giocato dall’antisemitismo nell’ideologia del partito nazionalsocialista (Nsdap). Lo storico illustra quindi la nascita delle leggi razziali di Norimberga e affronta la questione dell’espulsione degli ebrei dall’economia tedesca e l’influenza esercitata in questo contesto delle banche e dal mondo dell’industria. Quest’ultimo è un settore di ricerca ben conosciuto da Mommsen, autore, in collaborazione con Manfred Grieger, di Das Volkswagenwerk und seine Arbeiter im Dritten Reich (pp. 298, € 40, Econ, Miinchen 1996), un lavoro imponente su un progetto estremamente ambizioso della politica economica del regime nazionalsocialista, la Volkswagen appunto.


“L'Indice”, dicembre 2002

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