27.8.15

Un omaggio a Giacomo Leopardi. “Contro Natura” di Franco Mistretta.

Franco Mistretta, con il quale in virtù di comuni amicizie ed idiosincrasie, intrattengo un'amicizia telematica affettuosa e dialettica, ha postato su fb il testo che segue come “omaggio a Mautino e Bressanini”, autori di un libro (Contro natura, Rizzoli) che, da quanto ne leggo, contesta la mitologia dei “cibi naturali” e la scomunica degli OGM. Non conosco il libro e non sono in grado di giudicare. Sugli OGM ho un approccio che mira ad attenuare il “principio di precauzione” oggi di moda: senza “rischio calcolato” sarebbe impensabile il progresso. Le mie diffidenze nascono dal dubbio che manchino criteri di calcolo del rischio che contemperino gli interessi delle multinazionali dei semi con quelli dei consumatori e dei contadini. Peraltro questo è un tema su cui la comunità scientifica è divisa, con accuse reciproche di “servi dei padroni”, giustificate dai rapporti tra un certo tipo di ricerche e i loro finanziatori, e di “oscurantisti”, giustificate da immotivate prevenzioni, dalle paure non suffragate da dati sperimentali.
Franco mi pare (ma posso sbagliarmi) meno prudente di me, più pronto ad accettare come buone le assicurazioni delle holding tipo Monsanto; ma dà fastidio a me non meno che a lui lo sdolcinato ecologismo che esalta la “natura” e pretende di difenderla. A rigore nulla di ciò che avviene è “contro natura”, per il fatto stesso di avvenire; ma un intervento correttivo nei processi naturali spontanei è caratteristico dell'uomo. Le dighe, i concimi, i farmaci, gli occhiali, l'addomesticamento degli animali, l'ibridazione delle piante, gli aeroplani eccetera eccetera eccetera sono tutte cose “contro natura”.
Mi permetta Franco di usare il suo sugoso scritto per omaggiare Leopardi, il filosofo italiano che con più forza sottolineò come l'oggettività delle leggi naturali comporti fame, freddo, desiderio, sonno, noia, malattia, invecchiamento e morte, di modo che la natura tende a configurarsi come “ostile” per gli esseri viventi consapevoli. Fu lui a progettare la fraterna alleanza degli umani nella comune “guerra contro natura”, una solidarietà fondata sulla scienza ( il “verace sapere”) e sulla sua divulgazione, capace di attenuare attraverso il reciproco soccorso i disagi di una condizione umana diversamente infelice, ma per tutti infelice.
L'immagine che il mio amico Mistretta presenta, a me sembra un'eccellente esemplificazione di codesta filosofia “dolorosa ma vera”. (S.L.L.)

CONTRO NATURA
di Franco Mistretta
Stamattina ho visto un vecchio curvo e sofferente che si appoggiava al braccio di un ragazzo down, forse un suo nipote. 
Uscivano dal supermercato, il ragazzo aveva nell’altra mano una grossa busta e uno sguardo serio e impegnato, sembrava compreso del sostegno che offriva. 
E ho pensato quanto è crudele a volte la natura e quanto l’umanità ha cercato di opporsi, nel corso del suo sviluppo, alle cosiddette leggi di natura, normalmente e naturalmente spietate verso vecchi e disabili.

fb, 27 agosto 2015

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