Franco Mistretta, con il
quale in virtù di comuni amicizie ed idiosincrasie, intrattengo
un'amicizia telematica affettuosa e dialettica, ha postato su fb il
testo che segue come “omaggio a Mautino e Bressanini”, autori di
un libro (Contro natura, Rizzoli)
che, da quanto ne leggo, contesta la mitologia dei “cibi naturali”
e la scomunica degli OGM. Non conosco il libro e non sono in grado di
giudicare. Sugli OGM ho un approccio che mira ad attenuare il
“principio di precauzione” oggi di moda: senza “rischio
calcolato” sarebbe impensabile il progresso. Le mie diffidenze
nascono dal dubbio che manchino criteri di calcolo del rischio che
contemperino gli interessi delle multinazionali dei semi con quelli
dei consumatori e dei contadini. Peraltro questo è un tema su cui la
comunità scientifica è divisa, con accuse reciproche di “servi
dei padroni”, giustificate dai rapporti tra un certo tipo di
ricerche e i loro finanziatori, e di “oscurantisti”, giustificate
da immotivate prevenzioni, dalle paure non suffragate da dati
sperimentali.
Franco
mi pare (ma posso sbagliarmi) meno prudente di me, più pronto ad
accettare come buone le assicurazioni delle holding
tipo Monsanto; ma dà fastidio a me non meno che a lui lo sdolcinato
ecologismo che esalta la “natura” e pretende di difenderla. A
rigore nulla di ciò che avviene è “contro natura”, per il fatto
stesso di avvenire; ma un intervento correttivo nei processi naturali
spontanei è caratteristico dell'uomo. Le dighe, i concimi, i
farmaci, gli occhiali, l'addomesticamento degli animali,
l'ibridazione delle piante, gli aeroplani eccetera eccetera eccetera
sono tutte cose “contro natura”.
Mi
permetta Franco di usare il suo sugoso scritto per omaggiare
Leopardi, il filosofo italiano che con più forza sottolineò come
l'oggettività delle leggi naturali comporti fame, freddo, desiderio,
sonno, noia, malattia, invecchiamento e morte, di modo che la natura tende a configurarsi
come “ostile” per gli esseri viventi consapevoli. Fu lui a
progettare la fraterna alleanza degli umani nella comune “guerra
contro natura”, una solidarietà fondata sulla scienza ( il “verace
sapere”) e sulla sua divulgazione, capace di attenuare attraverso
il reciproco soccorso i disagi di una condizione umana diversamente
infelice, ma per tutti infelice.
L'immagine
che il mio amico Mistretta presenta, a me sembra un'eccellente
esemplificazione di codesta filosofia “dolorosa ma vera”. (S.L.L.)
CONTRO NATURA
di Franco Mistretta
Stamattina ho visto
un vecchio curvo e sofferente che si appoggiava al braccio di un
ragazzo down, forse un suo nipote.
Uscivano dal supermercato, il
ragazzo aveva nell’altra mano una grossa busta e uno sguardo serio
e impegnato, sembrava compreso del sostegno che offriva.
E ho pensato
quanto è crudele a volte la natura e quanto l’umanità ha cercato
di opporsi, nel corso del suo sviluppo, alle cosiddette leggi di
natura, normalmente e naturalmente spietate verso vecchi e disabili.
fb, 27 agosto 2015
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