che oltre il fiume, tra la boscaglia,
c’erano i cecchini.
Sorrise l’ufficiale e accarezzò il
cavallo.
Lui era l’eroe del Piave,
non lo fermava il Tagliamento.
Passò senz’altri indugi l’ufficiale.
Si udirono tre spari.
La piccola vedetta friulana vide
il cavallo tornare indietro, senza
cavaliere.
Nella bisaccia trovò del cibo,
una camicia nuova, un po’ di soldi.
I soldi andavano tra i soldi,
le camicie tra le camicie,
col cibo si sfamò.
Il cavallo lo portò tra i monti.
Ora aspettava
la piccola vedetta friulana.
Già un altro cavaliere
avanzava in lontananza.
In “Quaderni della Fenice” n.54,
Guanda, Milano, 1979
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