Un giornale regionale di destra ha
pubblicato la foto con tabellina e commento qui postata. Un tal Albi
(lo ricordo radicale) la commenta tra irato e sconsolato nella pagina
di un gruppo fb peruginista (Perugia ieri, oggi e domani). Le
opposizioni riprendono la polemica a Palazzo Cesaroni.
Ma, a parte il commento anacronistico
(si scherza bellamente sugli umbri "alleggeriti", ma lo
slogan della Regione leggera è del tempo di Bracalente,
nell'altro millennio), qui c'è proprio una falsificazione: l'aumento
in tutta Italia delle addizionali regionali è il frutto della
progressiva riduzione dei trasferimenti dal bilancio statale alle
Regioni.
I governi (chi più chi meno, tutti i
governi dal 2010 ad oggi) hanno tagliato i denari per i servizi
(Sanità, trasporti eccetera) e hanno autorizzato le Regioni a
finanziarli con l'aumento delle addizionali IRPEF. L'aumento delle
addizionali IRPEF non è dunque una scelta delle Regioni (di tutte le
Regioni), ma una via obbligata, una imposizione del Governo centrale.
A leggere la tabella, oltre tutto, sembrerebbe che la Regione Umbria
non si sia comportata male, mantenendo negli aumenti una certa
progressività che salvaguarda i meno abbienti (se si fosse scesi
sotto i diciotto mila euro la cosa sarebbe apparsa ancora più
evidente).
Questo vuol dire che l'attività della
Regione nel quinquennio è encomiabile? Tutt'altro; la Regione è
stata fortemente deficitaria nelle risposte alla crisi, succube delle
scelte dei governi nazionali! Vuol dire che non ci sono stati e non
ci sono sprechi, malversazioni, privilegi da colpire, con cui si
potrebbero nel caso diminuire un po' le addizionali o
(preferibilmente) migliorare i servizi e realizzare investimenti
produttivi? Ci sono, ci sono!
Ma snidare i privilegi e combatterli è
difficile, è più comodo guadagnarsi una facile popolarità
prendendosela con le tasse, anche perché i ceti popolari sono stati
rimbecilliti. Plaudono a chi fa finta di togliere anche un euro di
tasse (mentre ne toglie cento a lor signori). Che importa se poi devi
pagarti le analisi, la visita dell'oculista, se hai metà degli
autobus e l'abbonamento costa il doppio, se l'assistenza domiciliare
ai vecchi si riduce, se non c'è un centesimo per sostenere le
attività produttive eccetera eccetera? Sono cose che per i più
nell'immediato non pesano, ma dopo...
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