Clara Petacci, Benito Mussolini |
B:«Sei stata
ancora lì?»
C:«Mi hai
chiamata per dirmi questo?... Ti ricordi solo ora di me?»
B:«Non ho avuto
tempo; poi, mi risulta che hai fatto la solita visita.»
C:«Ti hanno
informato male; giovedì sono stata dal parrucchiere».
B:«Appunto, mi
sono assicurato personalmente che ci sei stata alle 10!»
C:«Ma ci vuole
tempo… Sapessi che male mi fai… tormentarmi così…»
B:«Credi di
essere la sola a tormentarti?»
C:«Ma tu trovi il
tempo per distrarti… io non posso, invece, fare altro che
piangere!... Ciò che tu mi dici è un’abbietta calunnia, mentre
tu…»
B:«Cosa intendi
insinuare?»
C:«Nulla… ma
sono ben sicura di ciò che dico: malgrado le tue promesse e i tuoi
giuramenti, io so con sicurezza - che in questi giorni tu ti sei
visto più volte con la tua bella Romilda!»
B:«Ma sei pazza?»
C:«È inutile
mentire; so perfino che ella fa la stessa strada che facevo io… Si
siede dove io sono stata seduta… sullo stesso divano, mio Dio!»
trascrizioni originali
del Servizio di intercettazioni, 1936 -
dalla rubrica di Alberto
Piccinini Vuoti di memoria in
“il manifesto”, 11 ottobre 2011
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