Tracciando cerchi armoniosi un nibbio
volteggia sul pascolo assonnato
e guarda la vuota prateria. In una
casupola
una madre piange china sul figlio:
"Su, su, mangia, succhia qui,
cresci, obbedisci, porta la croce".
Fuggono i secoli, la guerra strepita,
cresce la rivolta, bruciano i villaggi
e tu sei sempre la stessa, terra mia –
di un'antica e lacrimosa bellezza.
Per quanto ancora piangerà la madre?
Per quanto ancora volteggerà il
nibbio?
(1916) Traduzione Sergio Baratto
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