Fine
La rosa bianca, sola in una coppa
di vetro, nel silenzio si disfoglia
e non sa di morire e ch’io la guardo
morire. Un dopo l’altro si distaccano
i petali; ma intatti: immacolati:
un presso l’altro con un tocco lieve
posano, e stanno: attenti, se un
prodigio
li risollevi o li ridoni, ancóra
vivi, candidi ancóra, al gambo
spoglio.
Tal mi sento cadere sul cuore i giorni
del mio tempo fugace: intatti; e il
cuore
vorrebbe, ma non può, comporli in una
rosa novella, su più alto stelo.
da Il dono, Mondadori, 1936
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