E.E. Cummings |
La
mia ragazza è alta, ha duri, lunghi sguardi;
quando
è in piedi le sue lunghe dure mani tengono
il
silenzio sul suo vestito; buono per il letto
è
il suo lungo duro corpo pieno di sorprese,
come
bianco filo elettrico dà scosse,
se
sorride, talvolta al duro lungo sorriso
gaiamente
mi trafiggono eccitanti dolori,
e
il lieve rumore dei suoi occhi affila
subito
il taglio della mia smania. La mia ragazza
è
alta e soda, ha le gambe sottili d'una vite
che
ha consumato la vita sul muro d'un giardino,
e
sta per morire. Quando andiamo a letto irritati
comincia
a ondeggiare le gambe, e s'avvinghia
a
me e mi bacia il viso e la testa.
Da Aiken a Cummings.
Traduzione di Salvatore
Quasimodo, Mondadori 1968
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