Non so quanti abbiano
visto il film L'albero di Guernica di
Fernando Arrabal, regista, scrittore e drammaturgo spagnolo, che si
dichiara “surrealista” e di certo possiede una grande capacità
visionaria. Fu prodotto all'estero nel 1975, quando il regime
franchista si produceva nei suoi, talora sanguinosi, ultimi colpi di
coda. Una parte importante del film fu girata, su consiglio di Pier
Paolo Pasolini, a Matera e protagonista ne fu una splendida
Mariangela Melato, reduce dai fasti ronconiani. Il 7, 8 e 9 maggio
scorsi nella “città dei sassi” sono stati celebrati i
quarant'anni dell'evento con la presenza dell'intellettuale spagnolo,
a detta del quale quella città, il suo barocco, i suoi sassi hanno
cambiato la sua visione del mondo e molto influito sulle scelte
artistiche ed esistenziali.
Ripartito
da Matera ha voluto scrivere una sorta di lettera alla città, non un
testo organico, ma una serie di asterischi o di “giaculatorie”,
cioè impressioni, riflessioni, aforismi. Ne ha inviato il testo ad
Alessandro Turco, direttore artistico dell'evento materano, per farne
“dono esclusivo al “manifesto”, il “quotidiano comunista”
che già nel 1975 aveva valorizzato il suo lavoro. Qui ne riprendo
stralci. (S.L.L.)
MATERA |
Gentili amici de "il
Manifesto",
a conclusione dei due
giorni vissuti a Matera con Fernando Arrabal, ho ricevuto dal Maestro
spagnolo, una lettera scritta espressamente per il vostro quotidiano
e che è un dono per la Città di Matera e per tutti noi lettori
Alessandro Turco
FERNANDO ARRABAL |
Très
cordialement et arrabalaikement.
[giaculatorie (dal
latino "jaculari”) e arrabaleschi]
[...]
In Basilicata si ammazza
il tempo ferendo l'eternità.
*
Nell'angolo di un "Sasi":
il silenzio suona meravigliosamente e illogicamente.
*
Nella Metropoli mentre
scrivo con doppio senso, sarei felice se mi capissi a metà.
*
A Matera un pensionato mi
disse "il mondo va male; sarebbe asfissiante vivere in un mondo
che andasse bene".
*
Nella Metropoli
sostengono che io sia così scandaloso, da negarmi il saluto quando
mi vedo in pubblico.
*
A Matera il filosofo ateo
si mise a credere alle religioni facendo testa o croce.
*
A Matera lei non ha seni,
ha ali; quando mi bacia io plano
*
Le mie tre ammiratrici
che sulla Terra mi plagiano (il quarto sparì ad aprile), non hanno
il coraggio delle mie opinioni.
*
Per assicurarsi che la
Terra gira il leader scientifico gioca a scopa.
*
Sulla Terra il cretino
kamikaze indossa un casco nell'operazione suicida.
*
Nella Metropoli scambiò
i propri desideri per realtà e la 'subway' per la metro.
*
Una notte a Matera sentii
un cane muto che abbaiava alla luna.
*
[...]
Sulla Terra la verità è
un puro paradosso.
*
Nella Metropoli i miei
amici intellettuali sono tanto anti-metropolitani quanto sono
patrioti coloro che sono nati in minuti tuguri.
*
In Basilicata la natura
cristallizza la bontà.
*
A Matera anche la poesia
a volte é così mistica come il firmamento.
*
A Matera volli vedere la
luce nelle tenebre.
*
Sulla Terra il turista
pistolero diventa così pacifista, che quando sente parlare di
revolver estrae la propria cultura.
*
Nella Metropoli quando
piove intravedo il futuro bagnato fradicio.
*
A Matera dalla mia prima
visita nel 1975, la mia età cambia... tutti gli anni.
*
[...]
Nella Metropoli il
milionario vede gli stessi tramonti dell'homeless' .
*
A Matera si sentono i
gemiti dei pesci della Gravina quando piangono
*
A Matera sento tanta
nostalgia di quell'istante di felicità di ormai, quarant'anni fa?
*
A Matera Pirandello si
nasconde tra i cardi, per contemplare ... uno, nessuno e centomila
*
A Matera Proust avrebbe
cominciato il suo romanzo con "spesso sono andato a letto presto
la sera".
*
Sulla Terra senza
eccezioni tutti sono presidenti americani, europei o australiani,
sono stupidi, fascisti e figli di puttana almeno durante gli anni in
cui presiedono.
*
A Matera anelavo
incontrare Dio in qualsiasi angolo che non fosse un luogo qualsiasi.
*
Gli uomini preistorici
della Basilicata erano "verdi" al 100%, ma senza
proselitismi né spacconate.
*
Nella Metropoli un esteta
mi confessò "cerco di sparare a un mimo con un silenziatore e
di concludere un arcobaleno con uno spegnitoio”.
*
A Matera i matematici
verificarono che l'eternità è ogni giorno più lunga ".
“alias il manifesto”,
25 luglio 2015
(traduzione di Roberta Cortella)
(traduzione di Roberta Cortella)
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