Puntodue.it è un sito
canicattinese animato da Vincenzo (Vicio) Sena, uno dei pilastri
della democrazia e della cultura di base in quella famigerata
cittadina fin dai tempi del Cineforum. Nei giorni scorsi il sito ha
diffuso un brano da un recente libro (I giardini della nobile brigata) di Agostino Spataro, ex dirigente e deputato comunista dell'agrigentino.
Contribuisco anch'io – nel mio piccolo – alla circolazione del
pezzo, breve e sugoso, dotato di un finale fulminante. (S.L.L.)
Ormai dovrebbe essere
chiaro, anche ai semplici che hanno esultato, che l’elezione del
“Papa polacco” è avvenuta con l’intento di assegnare al
Vaticano il ruolo di “spalla” al progetto neo liberista di
globalizzazione dell’economia, di regressione culturale e sociale,
portato avanti dalla coppia Reagan- Tachter.
Ruolo, probabilmente,
rifiutato da Giovanni Paolo I, l’onesto Papa Luciani, la cui
(molto) sorprendente morte spianò la strada all’avvento di
Giovanni Paolo II.
A conti fatti, il Papa
polacco si è rivelato una grave disdetta per l’umanità più
povera e la più grande “fortuna” per i
padroni ai quali ha spianato la strada della globalizzazione
economica.
Egli è stato un
formidabile globetrotter, non c’è dubbio. Ha incontrato milioni
di persone. Però è stato molto selettivo perfino nei saluti. Sapeva
distinguere e distingueva.
A Managua rifiutò
l’omaggio deferente del prete-ministro della rivoluzione
sandinista. A Santiago del Cile, invece, non disdegnò di
affacciarsi, sorridente, con il dittatore Augusto Pinochet, dal
balcone della “Moneda” a salutare la folla. Dimenticando che in
quello stesso palazzo, violato e bombardato dai golpisti di Pinochet,
fu assassinato il presidente legittimo Salvador Allende.
Il sangue dei giusti,
presto lavato e dimenticato.
Santo subito! Prima che qualcuno se ne accorga.
Santo subito! Prima che qualcuno se ne accorga.
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