16.4.14

Tra quattro pareti. Una poesia di Rocco Scotellaro

Di noi fissi, di noi codardi
al tremito, al terremoto
dell’impiantito …
E’ questo il rito dell’anima sospesa
ai freni delle corse,
ai lamenti delle tavole
che si rompono di notte;
alla parola fredda della folla.
Questi mancamenti,
questa fuga del sangue
e il silenzio nemico
e le spose e le mamme,
fantasmi istupiditi
che s’allontanano da noi,
girano sugli orli dell’orizzonte!
Non m’accoglie stasera la pace 
d’un solo focolare del paese.  

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